Si è svolta il 10 ed 11 settembre a Breda ( Olanda ) la riunione periodica della task force di UEPG Recycling e l’ Italia era rappresentata da, Marco Magnoni ( Eureko ), Alberto Scarsini ( Inerti San Valentino ) e Paolo Zambianchi ( Holcim Lafarge )
All’ ordine del giorno era innanzitutto la presentazione , da parte dei padroni di casa della Associazione Olandese Cascade (https://www.cascade-zandgrind.nl/) della realtà del mercato degli inerti naturali e di quelli riciclati da C&D , da sempre molto sviluppato come le buone pratiche per la gestione selettiva delle demolizioni in Europa . Uno degli elementi più importanti emersi durante questa presentazione è che a fronte dei progetti ambiziosi del Governo olandese di ridurre del 50% entro il 2030 il consumo di materie prime (minerali, fossili, metalli), agli effetti dell’analisi del Ciclo di vita (LCA), che è obbligatorio in Olanda per tutti i materiali da costruzione, non c’è molta differenza, nello specifico, tra gli aggregati primari (naturali) e secondari (riciclati). Il ruolo principale spetta infatti (spesso in negativo) al trasporto!! Quindi la valutazione fondamentale è la vicinanza dei siti di approvvigionamento e/o riciclaggio ai siti di produzione di Calcestruzzo e/o ai cantieri.
E’ seguita poi una discussione dell’implementazione del LCA (Life Cycle Assessment) con il CPR regolamento dei prodotti da costruzione e su come tali dati potrebbero per esempio essere inseriti (ipotesi da evitare!) nel marchio CE.
Inoltre hanno completato la giornata di lavoro un approfondimento del c.d. “end of waste criteria” , ovvero dei criteri generali che dovrebbero stabilire la cessazione di “rifiuto” , dopo gli opportuni trattamenti, e comincia una nuova vita come nuovo prodotto. Di particolare evidenza è risultato l’ aspetto che manca un armonizzazione tra quanto previsto per i prodotti di “prima immissione sul mercato” e quelli derivanti “da recupero di rifiuto ( MPS )” e questo può portare ad una macroscopica incongruenza : una stessa quantità di sostanze chimiche presenti determina la classificazione di un prodotto come pericoloso ( o meno ) solo in virtù del fatto che sia originato da un processo di produzione “originario” o di “recupero”. La commissione EU viste le diverse interpretazioni ed incongruenze potrebbe sviluppare dei criteri generali per EoW anche negli aggregati.
Ha chiuso i lavori uno studio scientifico ( realizzato dagli inglesi ) sul possibile rilascio da parte di aggregati riciclati di cromo esavalente ( contenuto nella matrice cementizia eventualmente oggetto di recupero ).
Dopo la sessione dei lavori “in aula” il gruppo è stato ospitato presso l’impianto di Riciclo e produzione di calcestruzzo della Cementbouw Recycling (https://www.cementbouw.nl/producten-en-diensten/recycling) nei pressi di Breda, che fa parte del Gruppo CRH (Cement Roadstone Holdings, una delle primarie aziende a livello mondiale del settore cemento, calcestruzzo ed aggregati ). ( vedi fotografie )
ANEPLA ospiterà il prossimo meeting della Task Force sugli Aggregati riciclati a Marzo del 2019 a Milano per il quale seguiranno dettagliate informazioni.